L'abbé Athanase Seromba, prete cattolico coinvolto nel genocidio ruandese del 1994, è stato giorni fa condannato all'ergastolo dal Tribunale penale internazionale per il RUWANDA di ARUSHA(TPR) per "crimini contro l'umanità"
I giudici hanno ritenuto Seromba,ex vicario della parrocchia di Nyange, direttamente responsabile della morte di 1500 persone che si erano rifugiate nella sua chiesa,perchè in fuga dai massacri perpetrati dagli estremisti hutu.
Sempre secondo il tribunale il prete ruandese ha autorizzato la demolizione con i bulldozer della sua chiesa, pur sapendo che era gremita di gente.
Seromba, che ha vissuto a lungo in Italia, prima di essere estradato in Tanzania, era stato già condannato in primo grado a quindici anni. La pena, giustamente, è stata inasprita dai giudici d'appello che gli hanno invece inflitto il carcere a vita.
Perchè sottolineare oggi questa notizia, per altro forse già data da JOURNAL INTIME qualche tempo fa?
Perchè l'altro ieri ,25 maggio, è stata la "GIORNATA MONDIALE DELL'AFRICA", che non è solo una delle tante ricorrenze da festeggiare e poi subito dopo dimenticare.
Coloro che amano l'Africa vogliono per essa,per la sua terra, l'impegno di tutti al fine di realizzare davvero lì,tra savana e villaggi,colline e laghi, autentica solidarietà ma sopratutto GIUSTIZIA e PACE.
Quello che l'Africa e gli africani vogliono è vedere, realizzati per loro, a qualunque latitudine, i diritti umani fondamentali così come proclamati dalla CARTA dell'ONU.Teniamolo bene a mente.Non dimentichiamolo.
Il 26 maggio si sono invece festeggiati i 45 anni dalla fondazione dell'Unione Africana, un tempo Organizzazione per l'Unità Africana.
La cerimonia, con la presenza del capo dello Stato,Giorgio Napolitano, si è svolta presso l'ISIAO(ISTITUTO ITALIANO PER L'AFRICA E L'ORIENTE), nel quartiere Parioli,a Roma.Presente il Corpo Diplomatico africano accreditato presso il Quirinale.
L'importanza dell'Istituto per l'Africa e l'Oriente, nel circuito culturale e internazionale, consiste proprio nella promozione e conoscenza, in ITALIA e all'estero, della cultura dei diversi Paesi del Continente nero attraverso conferenze, pubblicazioni, campagne archeologiche, gemellaggi, in stretta collaborazione con enti accademici stranieri inerenti e competenti.
Pur trattandosi di un contesto culturalmente "alto" e quindi per qualcuno decisamente borghese,anche l'ISIAO fa la sua parte e contribuisce alla realizzazione del SOGNO.SOGNO che è un'AFRICA LIBERA.
A CURA DI MARIANNA MICHELUZZI(UKUNDIMANA)
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Ciao Marianna, grazie per la citazione. A dire il vero Seromba non è soltanto vissuto in Italia, ma è stato prima nascosto dalla Chiesa con la complcità del vescovo di Firenze, poi difeso a spada tratta dalle più alte sfere vaticane e perfino dal governo Berlusconi anche se non c'era alcun dubbio sulla sua colpevolezza. Un'altra prova che per la chiesa di Roma giustizia significa prima di tutto impunità per i suoi membri.
Se gli africani dovessero seguire questo esempio, la realizzazione della giustizia e della pace in Africa rimarrebbe per sempre un'utopia.
A presto, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/05/08 a 10:48
Un bel personaggino, non c'è che dire. Questo forse non tornerà ad infestare l'anima delle sue vittime. Uno per uno, come wiesenthal, senza tregua, né soste, ovunque si rintanino. Non so nulla del caso specifico: la legge italiana però impedisce di estradare chiunqe, se può essere sottoposto a trattamenti inumani o degradanti...
Scritto da: morez | 27/05/08 a 15:50
Carissimo Dragor, giornata impegnativa per me in termini d'impegni fuori casa ed ecco perchè giungo solo ora sopratutto per ringraziarti del commento e augurarti la buona notte.
A domani.
Affettuosamente Marianna.
Scritto da: marianna | 27/05/08 a 21:45
Grazie anche a te,Andrea.
Mi sembra tu sia stato chiarissimo con Dragor a proposito della Legge Italiana. Solo che Dragor intendeva parlare del fatto che Seromba è arrivato in Italia grazie a protezioni dello Stato di Città del Vaticano,perchè prete. Per un cittadino ruwandese qualunque non sarebbe stata la stessa cosa.
Buona notte.A domani.
Marianna.
Scritto da: marianna | 27/05/08 a 21:52
Morez, Séromba era ricercato da Carla Del Ponte del Tribunale Internazionale dell'Aia, su richiesta del Tribunale Penale Internazionale di Arusha, per uno dei crimini più spaventosi mai commessi nella storia. Niente poteva far sospettare che i suoi diritti non sarebbero stati rispettati, dato che i processi e la detenzione dei condannati si svolgono sotto controllo internazionale. In questa vicenda di inumano e degradante ci sono soltanto il comportamento di Séromba e quello di chi lo ha protetto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 27/05/08 a 22:12
Non è una novità che questo bastardo in tonaca fosse colpevole. Vedersi di nuovo sbattuta in faccia la realtà della connivenza del vaticano nel difendere un bastardo alla nazista è spiacevole oltre ogni dire.
Buona giornata Marianna.
luigi
Scritto da: luigi | 28/05/08 a 09:29
Condivido in pieno, caro Luigi. Un abbraccio.Marianna.
Scritto da: marianna | 28/05/08 a 12:40
sì, anche io condivido quello che scrivi...
Scritto da: morez | 28/05/08 a 12:48