"La Speranza-scrive qualcuno- è un cammino continuo di fatti e di scelte concrete: non si può costruire su slogan simili a bandiere vuote che sventolano nel vento delle occasioni perdute."
Pascal Lamy,direttore generale del WTO(Word Trade Oganization) ossia l' Organizzazione mondiale del commercio,in un'intervista al Corriere della Sera, ha parlato di "globalizzazione" paragonandola, quanto a pressione sociale,contraddizioni e tensioni opposte,alla "vecchia"rivoluzione industriale.
"E' un mix-egli ha detto- tra creatività, progresso, innovazione, bisogno di protezione, cura della sofferenza e cura dell'infelicità".
Secondo Lamy è la crisi economica,sul fronte finanziario e su quello delle materie prime, a mettere in circolazione l'idea di quella polizza d'assicurazione antiprotezionista, che è stata l'adesione alla WTO di tutti i 152 Governi coinvolti.
Progetti di compromesso all'attivo, al momento, sono tre:diritti doganali nell'industria, diritti doganali in agricoltura, sovvenzioni agricole. Sarà possibile entro giugno,aperti i negoziati,trovare un'intesa?
Piuttosto che rallentare i mercati per dare più tempo alle società industriali di adattarsi, come vorrebbero gli esperti di alcuni Paesi,Paul Lamy ritiene preferibili soluzioni strutturali e stabili.
"Siamo in un mondo-precisa- in cui c'è una continua interazione tra politiche internazionali e nazionali. E' così nel commercio, nell'immigrazione, nella cultura. Bisogna assolutamente costruire un filo diretto fra dimensione interna e dimensione globale".
L'itinerario da percorrere a livello internazionale è dunque per Lamy quello di un'apertura sempre maggiore degli scambi.
"Timori e tensioni emergenti che ci provengono da diversi Paesi del mondo possono essere colmati, sia a livello nazionale che internazionale, esclusivamente -precisa il nostro-da azioni politiche a lungo termine,capaci di puntare su sistemi educativi, formativi e di trasmissione dell'innovazione".
Riusciranno questa volta i nostri eroi..........? ? ? GIUGNO è vicino. L'AFRICA attende..... da sempre.
A CURA DI MARIANNA MICHELUZZI (UKUNDIMANA)
Cara Marianna capisco che tutto è opinabile ma le opinioni di Lamy si fondano sugli strumenti che la sicenza e la cultura economica gli mettono a disposizione.Anche per questo acquistano credibilità. Qui in Italia dovremme tutti ricordarci che abbiamo un liberismo non zoppo ma semiparalitico che divenuto oligarchia tiene imprigionato il paese. E questo ha conseguenze concretissime anche per il cittadino comune perchè l'oligarchia determi a ad esempio un sistemadi prezzi molto più alto di ciò che sarebbe possibile.
luigi
Scritto da: luigi | 28/05/08 a 09:35
Capisco perfettamente ciò che vuoi dire e condivido in pieno la critica al nostro liberismo semiparalitico.
Il problema WTO, abbastanza complesso in sè,sta creando'e tu lo sai bene, molto problemi ai PVS.
Si vorrebbe meno protezionismo per Europa e USA e qualche chance in più per loro.
Ma non accadrà niente di quello che si auspica. Lo so già.
Il mio intervento è solo per ricordare che in sede WTO esistono anche i Paesi in via di Sviluppo.
Buon pranzo ed un abbraccio.
Marianna.
Scritto da: marianna | 28/05/08 a 12:35
Phrases creuses, discours imbécile...Le but de Lamy et de son organisation est d'obliger certains pays à acheter certains produits dont ils n'ont que faire.
Prenons deux pays, le Bénin et les Usa, les deux pays produisent du coton sauf que l'agriculture du coton aux USA est totalement subventionnée. Selon les principes de l'OMC et les théories économiques libérales (Ricardo : les avantages comparatifs) les USA devraient renoncer à l'agriculture du coton.
Malheureusement, c'est le contraire qui se passe. C'est le Bénin qui est le méchant en taxant le coton américain. On oblige, donc, le Bénin à acheter du coton américain détaxé tout en l'empechant de vendre son coton à l'exportation. Comme le coton américain est moins cher, la production de coton béninois s'effondre !
Mais, jamais on ne demande aux etats unis de renoncer à la production de coton. Que valent quelques milliers d'agriculteurs contre les milliards de dollars de l'industrie agro-alimentaire.
Contrairement au petit dessin, les politiques du FMI et de l'OMC ont des conséquences dramatiques!
Scritto da: Alex | 28/05/08 a 14:33
L epopitiche protezioniste sono sempre figlie della crisi.
Alzare barriere doganali è in modo per sentirsi al sicuro e far sì che altrinon tocchino le nostre richezze.
Buona giornata
Fino
Scritto da: Fino | 28/05/08 a 14:45
Basterebbe non abbassare il prezzo del caffè. Ogni volta che crolla, per molti paesi africani è un dramma
Ciao Marianna, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 28/05/08 a 15:58
Carissimo Alex hai esemplificato splendidamente il problema per quel che riguarda l'Africa. Mi auguro che chi legga, anche senza conoscere il francese, abbia compreso che a livello di WTO i vincenti sono sempre e comunque USA ed Europa.Per gli USA hai portato l'esempio del cotone, di cui il Benin è produttore. Per l'Europa possiamo esemplificare con i sussidi dati all'agricoltura o agli allevatori.
Grazie, Alex.Buon proseguimento di giornata.
Marianna.
Scritto da: marianna | 28/05/08 a 16:56
Certo, Fino, ciò che dici è vero ma per l'Africa è assurdo si parli e si straparli di aiuto allo sviluppo e poi a livello di politica economica, nei fatti, non si alzi un dito, non dico una mano, in suo favore.
E' una vecchia storia questa, che purtroppo va avanti da sempre.I più forti continuano a vincere.E i deboli restano a guardare.
Buon pomeriggio.
Marianna.
Scritto da: marianna | 28/05/08 a 17:03
Anche quel che proponi, Dragor, va benissimo.
A parte che nessuno si ricorda, ogni volta che beve una tazzina di caffè,tutto il lavoro,la fatica bestiale e la quasi certa scarsa retribuzione di chi lavora per farci arrivare la fumante tazzina
sul nostro tavolo.
Un mio amico africano suggeriva per queste ragioni di boicottarla.
Ma forse è meglio battersi perchè il prezzo aumenti.
A presto. Marianna.
Scritto da: marianna | 28/05/08 a 17:11
Bonasira (in modnez)
Cara Marianna,non devi privarti di contenuti interessanti in lingue straniere.Ci sono siti di traduzione istantanea.
Non sono perfetti al cento per cento ma si può fare una idea del testo originale.
Uso spesso transalator di windows live per leggere alcuni giornali tedeschi.
Ecco un sito interessante per jambo africa tradotto grazie a windows live translator in pochi secondi
http://www.windowslivetranslator.com/BV.aspx?#http://www.nexteinstein.org/
Osman
Scritto da: Osman | 29/05/08 a 01:08
Carissimo Osman ti ringrazio della premura affettuosa chemostri nei miei confronti.
Davvero grazie.Per JAMBO AFRICA tutti dobbiamo volere il meglio. Io, per parte mia m'impegno, ma voi, amici tutti, siete preziosissimi.
Senza di voi Jambo Africa diventa come un fiore che non riceve acqua.
Un abbraccio affettuoso e buon lavoro e buona giornata.
Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 09:05
Caro Osman ho visto i link inviati. Se e quando hai tempo e pazienza mi dovresti spiegare come fare per utilizzarli.
Mi devo allogare? Io con Windows Live ho un indirizzo email, fatto per accedere al blog di un'amica.
Io so fare poco e niente. Non ho fretta. Mi spiegherai quando potrai.
Grazie. Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 09:18
E' sacrosanta la critica al WTO.La protezione dell'agricoltura europea ed il protezionismo agricolo degli USA sono la causa prima delle disgrazie di troppi PVS. Ed oltre ad essere antiliberista questa politica assume le sembianze della violenza e dell'iniquità.
luigi
Scritto da: luigi | 29/05/08 a 12:30
Carissimo Luigi siamo in perfetta sintonia.
Pensa che per l'Africa veramente sono scarsissime le possibilità di far sentire la sua voce in sede di WTO e tutto il lavoro degli agricoltori africani viene vanificato perchè sacrificato ai grandi interessi di mercato.
Ancora buon pranzo e un abbraccio.
Marianna.
Scritto da: marianna | 29/05/08 a 13:35
Il libero commercio.. va bene se si produce a parità di condizioni, anche di lavoro.
Penso alla cina..
come si fa a competere con prodotti fatti da gente che lavora 14-16 ore al giorno per 7 giorni su 7 ?
E poi si parlava di boicottare olimpiadi per il tibet ?
Bisognerebbe invece rifiutare prodotti che arrivino da qualunque paese che produca in violazione dei diritti umani e dei lavoratori.
Mi parrebbe più che legittimo.. e anche positivo, così si imporrebbe a chi vuol vendere in europa di produrre senza schiavi.. ma pagando i lavoratori il giusto.
A sto punto si.. che si possono aprire i commerci.
Purtroppo non è così.. invece di esportare noi diritti/democrazia.. siamo noi che finiremo per importare schiavitù e dittatura.
Siccome sono nato stato bambino negli anni 70, credo ancora che esista il Progresso.
Lavorare di più, in condizioni peggiori, per guadagnare meno.. non è progresso.
Ne per noi, nè per l'africa o l'asia.
quindi ?
quindi io invito tutti a pensare se sia il caso di continuare a supportare un sistema che ci porta dichiaratamente ad un peggioramento della vita economica e sociale di tutti.
Scritto da: a parità di.. | 30/05/08 a 12:12
Caro "a parità di", il tuo argomentare è correttissimo. Ciò che dici è vero. Tutti dovremmo riflettere,giovani e meno giovani, su queste cose e fare scelte politiche e di vita coerenti.
Sono più grande di te.Ho un figlio sicuramente della tua età e capisco benissimo ciò che tra le righe vuoi esprimere.
Grazie del tuo intervento e torna quando vuoi.
Marianna
Scritto da: marianna | 30/05/08 a 13:25
DENUNCIA SETTA DEI PETROLIERI, MORATTI, TEMPLARI
From: Domenico Schietti
Sent: 31/5/2008 7:53:47 AM
To: [email protected];[email protected]
Subject: DENUNCIA SETTA DEI PETROLIERI, MORATTI, TEMPLARI
CARISSIMI
Volevo comunicarvi che con le foglie, le potature invernali degli alberi e gli scarti di lavorazione agricole si può fare bioetanolo utilizzabile al posto della benzina senza modificare i motori delle macchine.
Ma la setta degli ingegneri scientisti ci fa credere che serva oltre il 70% dei terreni coltivabili italiani per sopperire al fabbisogno italiano di bioetanolo per auto e quindi che non si avrebbe più cibo.
Ma è una fesseria, il bioetanolo viene fatto con gli scarti di produzione, per esempio con le foglie e la potatura invernale dei peschi, dei ciliegi, degli aranci, dei kiwi.
Inoltre le montagne sono pieni di boschi con foglie, aghi di pino, ricci di castagne, ghiande, rametti.
Io oggi avrei potuto andare in un bosco e raccogliere 30 mila euro di foglie e biomassa senza toccare una sola pianta viva, ma nessuno mi compra foglie ed invece che aiutarmi mi radono al suolo i miei boschi come a Tavarone.
In compenso vengono distrutte le foreste tropicali e boreali tagliando alberi per fare bioetanolo.
Da 100 chili di foglie, erba, e potature di alberi si possono ottenere fino a 5 litri di bioetanolo e poi con gli scarti produrre pellet per stufe o cellulosa per carta igienica e dare reddito a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
BASTA CON LA DISTRUZIONE DELLE FORESTE, BASTA CON LE ALLUVIONI DOVUTE AL DISBOSCAMENTO SELVAGGIO
Si tratta di un complotto globale per eliminare con metodi bastardi oltre 3 miliardi di persone
PER LA MILIONESIMA VOLTA VI COMUNICO ANCHE CHE HO INVENTATO UN METODO PER FARE ACQUA POTABILE CON LA SERPENTINA LOW COST AL PREZZO DI 0,002 AL LITRO ANCHE IN MEZZO AL DESERTO DEL SAHARA
Non posso frequentare da anni i miei amici, devo vivere in povertà assoluta in semiclandestinità, mi hanno usurpato decine di mie idee vendendo centinaia di milioni di prodotti derivati dalle mie idee.
Il mondo è dominato da alcune gang che fanno il bello e il cattivo tempo su scala globale.
Vi ricordo anche che ormai da anni ho confutato la legge di Boyle - Mariotte dimostrando che tutto quello che viene insegnato nelle scuole e nelle università scientifiche è falso e quindi che la setta degli ingegneri scientisti manipola la verità per ottenere decine di miliardi di euro di finanziamenti pubblici.
Vi prego di intervenire, di iniziare le perquisizioni nelle università, nelle sedi dei media, e di diffondere la notizia che non esiste nessun problema energetico, ma che si tratta di un complotto globale dell'impero britannico eredi dell'Ordine dei Templari
Domenico Schietti
comitati-autonomi.blogspot.com
Scritto da: Comitati Autonomi | 31/05/08 a 16:36