Il fenomeno dell'immigrazione ha assunto negli ultimi anni una dimensione quantitativa consistente ed una rilevanza nel settore produttivo e sociale tale da chiedere politiche ed interventi coordinati degli organismi pubblici, per fornire agli immigrati servizi che favoriscano il processo d'integrazione.
E' anche cresciuta negli stessi immigrati la consapevolezza della propria condizione e dei propri diritti.
In quest'ottica salutiamo favorevolmente il primo Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà(INPM).
L'Istituto ha sede presso il San Gallicano di Roma ed è frutto di un'intesa,in data 7 settembre 2006, tra il Ministero della Salute e le Regioni Puglia, Lazio e Sicilia.
In ciascuna di queste regioni si troverà un Centro per assistere la popolazione immigrata e quella in difficoltà economiche.
Tra i compiti dell'INMP ci sono quelli di svolgere, d'intesa con la programmazione nazionale e regionale, attività di ricerca per la promozione della salute di migranti e poveri, elaborare ed attuare programmi di formazione professionale e di educazione e comunicazione sanitaria, in rapporto ad altri enti.
E ancora: sostenere, in collaborazione con l'Unione Europea e l'OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità), le modalità di trattamento delle malattie della povertà nei Paesi in via di Sviluppo attraverso la ricerca clinica, elaborare piani di ricerca e modelli anche sperimentali di gestione dei servizi sanitari.
Infine dare vita ad una rete di istituzioni italiane, europee ed internazionali per la promozione della salute dei migranti ed assicurare le attività assistenziali tramite le strutture delle regioni che partecipano al progetto.
MARIANNA 06
In linea di principio l'iniziativa è positiva. Personalmente temo moltissimo l'istituzione di organismi speciali in campo sociale e/o sanitario. Non dovrbbe essere pubblico e generalizzato il sistema sanitario nazionale?
luigi
Scritto da: luigi | 10/01/08 a 10:03
Alla faccia di Calderoli e di quelli come lui!
Scritto da: Gian Contardo | 10/01/08 a 11:28
E' una bella notizia ed una buona pratica, nel senso che l'INPM non nasce sullo spirito dell'emergenza ma dalla pratica di epserienze e professionalità sul campo.
;-) duccio
Scritto da: Duccio | 10/01/08 a 12:30
Carissimo Luigi ,felice giornata! Ti ha risposto Duccio che non solo vive a Roma ma ha più competenze di me nel settore.
Io ieri ne parlavo con mio figlio, che lavora all'Asl nel controllo di gestione ed anche lui avanzava qualche perplessità più o meno del tuo tipo.
Io invece sono convinta si tratti di un ottimo passo in avanti perchè intanto le regioni in questione sono quelle che accolgono il maggior numero di migranti e poi perchè il discorso consente la ricerca, le cui ricadute vanno a beneficio comunque dei Paesi in via di sviluppo.
Ciao, a presto. Marianna.
Scritto da: marianna | 10/01/08 a 12:50
Caro Gian meno male che in questa nostra Italia, a saper cercare, si trova ogni tanto qualcosa di positivo.
Io mi auguro che l'iniziativa funzioni al meglio.
Ciao, Marianna.
Scritto da: marianna | 10/01/08 a 12:52
Carissimo Duccio è sempre bello ritrovarti!
Anch'io sono del tuo parere.Del resto seguiremo gli sviluppi della iniziativa e verificheremo.
Io direi che progetti del genere dovrebbero essere messi in piedi anche da altre regioni.
Pubblico o privato l'importante è che qualcosa si faccia rispetto al nulla.
Buona giornata! Marianna.
Scritto da: marianna | 10/01/08 a 12:57
Cara Marianna, eccomi. Il problema è che ogni tanto il mio PC non riconosce la chiave USB e non si connette con la Livebox.
L'iniziativa di cui parli è lodevole e si sarebbe dovuto prenderla da tempo. A questo proposito vorrei citarti un esempio di autentica filantropia che con un po' di buona volontà si puo' praticare ovunque per aiutare nel modo più concreto chi ne ha bisogno. Da noi Médecins du Monde ha battuto sul tempo ogni iniziativa pubblica creando una rete di ambulatori dove si prestano cure assolutamente gratuite a chiunque le richieda, comprese quelle dentistiche. Ce n'è uno anche a 2 passi da casa mia, dove l'associazione ha affittato un'ex panetteria trasformandola in ambulatorio. E' chiaramente un'iniziativa troppo semplice e poco gratificante per i terzomondisti da esportazione che preferiscono piagnucolare sulle disgrazie del Terzo Mondo fingendo di non vedere quelle che hanno sotto il naso nel cosiddetto mondo sviluppato. Quando si vuole veramente fare qualcosa di utile per i bisognosi, non c'è bisogno di cercarli lontano.
Un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/01/08 a 11:41
L'iniziativa è in sé loevole, Marianna, ma la nostra sanità pubblica dvrebbe svolgere istituzionalmente e normalmente il ruolo di dispensatoe di cure mediche a chiunque si presenti avendone bisogno.
Insomma, dove non c'è una sede INPM la lotta a povertàe malattie chi la fa,nessuno? Ecco è solo questo il mio dubbio.
luigi
Scritto da: luigi | 11/01/08 a 14:12
Ed è un dubbio ragionevole il tuo.La penso anch'io così.Un abbraccio. Marianna.
Scritto da: marianna | 11/01/08 a 15:56