E' STATO PRESENTATO IERI A ROMA IL NUOVO RAPPORTO DI "MEDICI SENZA FRONTIERE".
Il Rapporto mette bene in chiaro quali sono le condizioni dei lavoratori stranieri in Italia impiegati come lavoratori stagionali nelle campagne del maridione.
I dati raccolti evidenziano condizioni di vita, di salute, di lavoro drammatiche. Potreste dire:lo sapevamo.Leggere nero su bianco però aiuta a riflettere. E ne abbiamo tutti bisogno.Personalmente mi ha colpito che è detto a chiare lettere che quanto avviene non è degno di un PAESE EUROPEO. Analizzando i mali italiani,qui e là anche nei nostri blog,non lo abbiamo forse più volte anche noi sottolineato? Ma andiamo al RAPPORTO.
"Ogni anno un esercito di stranieri si sposta da una regione all'altra per lavorare alla raccolta di primizie, contribuendo in maniera fondamentale al settore agricolo"-è scritto.
"Da anni-continua- esiste nel nostro Paese una popolazione vulnerabile che vive in condizioni di estrema precarietà,spesso si tratta di di situazioni riferibili a contesti di crisi umanitarie che ben conosciamo per averne letto o ascoltato attraverso i media. Sindaci, forze di Stato, ispettorati del lavoro, associazioni di categoria e di tutela, ministeri,tutti sanno ma quasi nulla viene fatto".
Da luglio a novembre 2007 un'équipe mobile di MSF ha visitato ed intervistato oltre 600 stranieri impiegati come lavoratori stagionali in agricoltura nelle regioni del Sud d'Italia.
I risultati dell'inchiesta sono allarmanti:gli stranieri si ammalano a causa delle durissime condizioni di lavoro cui sono sottoposti. Si tratta in prevalenza di uomini e talora donne provenienti dall'Africa sub-sahariana, dal Maghreb o dall'Est europeo.
Il 65% di essi vive in strutture abbandonate,il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, il64% non ha accesso all'acqua corrente e deve coprire notevoli distanze per aggiungere il punto d'acqua più vicino.Nel 92% gli alloggi sono sprovvisti di riscaldamento. Queste condizioni di vita si riflettono ovviamente sullo stato di salute.
"Le patologie riscontrate-è scritto sempre nel Rapporto- sono principalmente osteo-muscolari.A queste si aggiungono malattie dermatologiche,respiratorie e gastroenteriche. Tutte malattie legate non solo alle dure condizioni di lavoro ed alla situazione igienico -sanitaria ma soprattutto allo scarso accesso alle cure di primo livello."
La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di essere giunto in Italia in buone condizioni di salute.Al momento della visita di MSF al 72% dei pazienti è stata diagnosticata comunque una malattia cronica.
Nonostante la legge italiana garantisca l'accesso alle cure per tutti gli stranieri regolari o irregolari, il 71% degli intervistati risulta essere privo di tessera sanitaria.
Inoltre MSF nel corso dell'indagine ha avuto modo di riscontrare una serie di ostacoli e barriere per gli stranieri che si rivolgono ai servizi sanitari.
Tutto ciò favorisce ulteriormente l'insorgere di soprusi da parte di datori di lavoro e "caporali", nonchè intolleranza e violenza gratuita spesso da parte della gente comune.
Il senso di questo RAPPORTO per MSF è porre all'attenzione delle autorità deputate l'importanza del DIRITTO ALLA SALUTE ed IL RISPETTO DELLA DIGNITA' UMANA, a prescindere dal colore della pelle e dalle più disparate provenienze.
Io aggiungerei :FATE LEGGERE QUESTO RAPPORTO NELLE SCUOLE. E' importante che i giovani ,apparentemente distratti, sappiano e riflettano. E' da loro che bisogna partire per tentare di costruire un "MONDO NUOVO". Anche quando mamma, a tavola, ti propone per pranzo un bel piatto di spaghetti con il sugo di pomodori raccolti nell'agro casertano magari da giovani senegalesi.
A CURA di MARIANNA MICHELUZZI
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