La battaglia per il petrolio del Sud-Sudan ricomincia a creare tensioni.
L'ultimo rapporto dell'Associazione International Crisis Group(ICG) ferma l'attenzione sulla tensione regionale creatasi in merito al futuro status politico della regione sudanese di di Abyei e mette in evidenza come al vertice del governo sudanese non sia affatto chiara la volontà di rispettare gli accordi di pace del 2005, firmati in Kenya.
Il documento dell'ICG si focalizza sul fatto che Karthoum in particolare non sembra ritenere come "definitiva e costrittiva" la decisione della Commissione indipendente che prevede di accordare alla regione di Abyei lo statuto di zona autonoma speciale gestita dalla presidenza sudanese solo fino al 2011, per poi lasciare ai suoi abitanti la possibilità di scegliere con un referendum se stare con il governo del Nord o raggiungere la regione Sud-Sudan che potrebbe optare per l'indipendenza. E. ancora una volta, la ragione di questi tentennamenti è da cercarsi nella corsa per accaparrarsi l'oro nero.
I campi petroliferi di questa regione contengono infatti la maggior parte di greggio situato nella parte nord del Paese e gli introiti provenienti dal petrolio sono importanti per l'apparato politico di Karthoum.
L'importanza dell'estrazione petrolifera di questi campi è minima se paragonata ai livelli del Golfo Persico. Ma questo trasferimento potenziale di ricchezze dal Nord verso il Sud mette in pericolo la pace dell'intera area e trascina con sè la soluzione di problemi analoghi per altre due regioni sudanesi:quella del Nilo Blu e quella dei Monti Nuba.
La regione di Abyei inoltre è cruciale anche per gli oleodotti che l'attraversano.I ricavi dei transiti petroliferi-è scritto nel Rapporto- potrebbero presto superare gli stessi guadagni derivanti dalla produzione locale.
In un clima politico che si fa ogni giorno più teso, il rapporto dell'ICG mette in guardia la comunità internazionale dalle manovre"dilatatorie" del potere centrale sudanese che, su altra scala,ricordano da vicino le ripetute interferenze di Karthoum nel conflitto del Darfour.
Nel frattempo, in risposta alla scarsa chiarezza del governo sul futuro degli accordi, lo SPLM(l'ex movimento di liberazione del Sud-Sudan che ha condotto una guerra trentennale contro il potere centrale) ha deciso di sospendere la sua partecipazione al governo di unità nazionale e come fa notare l'ICG si tratta dell'escalation più preoccupante dalla fine delle ostilità.
Questi sono dei segnali da non sottovalutare per il gruppo dei Paesi incaricati di supervisionare gli accordi di pace. Tra quest'ultimi vi sono Norvegia, Kenya, Uganda, Egitto, Italia, i quali, secondo l'International Crisis Group dovrebbero sostenere l'uso di sanzioni mirate contro il governo sudanese per"influenzare il regime ed obbligarlo a rispettare i suoi impegni".
Staremo a vedere.
A cura di MARIANNA MICHELUZZI
Cara Marianna, buongiorno. Nemmeno oggi sei uscita sugli aggiornati, TypePad ha ricominciato a fare i capricci!
Secondo me a Karthoum bisognerebbe mandare il pronipote del generale Gordon. Sperando che non faccia la stessa fine...
Ricordi il mio commento sulle elezioni in Kenia? Guarda quello che sta succedendo. Tanto valeva che si picchiassero subito.
Un abbraccio, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 29/12/07 a 10:53
Marianna,
continuo a leggere con interesse i tuoi post sull'ingarbugliata (e a me in parte sconosciuta) situazione in Africa.
Grazie per queste pillole d'informazione che, spesso, i giornali non riportano.
Ti auguro un felice 2008 e...a presto.
Un abbraccio.
Zia Elena
Scritto da: zia elena | 29/12/07 a 11:05
Carissimo Dragor, a proposito di Kenya, non sono riuscita a trovare nulla sullo sviluppo della situazione. Se hai trovato tu in internet, mi mandi qualcosa? Sempre in francese però perchè con l'inglese non ci siamo.
Grazie in anticipo e buon pranzo!
Marianna
Scritto da: marianna | 29/12/07 a 12:29
Cara Marianna, ecco qui
http://www.corriere.it/esteri/07_dicembre_29/kenya_elezioni_2dc551ec-b5ef-11dc-ac5d-0003ba99c667.shtml
Tutto secondo copione...
A presto, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 29/12/07 a 12:35
Ciao, carissima Elena!
Sono sempre felice di ritrovarti.Spero tu abbia trascorso giorni quanto meno sereni.Che ci si stanchi in queste festività direi che d'obbligo.
Io non ti faccio ancora gli auguri per il nuovo anno perchè spero di poterteli fare al momento giusto.
Sembra quest'anno che queste feste ci rincorrono.....
La cosa crea solo ansia.
Sarebbe bello poter dire,in una data stabilita da noi, oggi mi festeggio il mio Natale oppure mi festeggio il mio capodanno.
Non feste di massa.
Un abbraccio e grazie per la stima.
Marianna.
Scritto da: marianna | 29/12/07 a 12:35
Grazie Dragor, ho letto.
Sei un profeta!
Il fatto è che conoscendo bene il contesto la cosa è prevedibile.Sebbene triste.
A più tardi.
Marianna.
Scritto da: marianna | 29/12/07 a 12:40
L'oro: giallo o nero, benedizione e maledizione al tempo stesso.
Il Corriere riportava qualcosa sul Kenia: non ho nemmeno approfondito, tanto, come dice Dragor, tutto previsto secondo copione.
Ciao Tesea
Scritto da: Teseag | 29/12/07 a 14:39