Tre milioni di Ivoriani sono privi di un documento ufficiale per ragioni storiche o amministrative.
Queste persone dall'identità incerta sono diventate un argomento politico di grande importanza.
Infatti per il potere si tratta di stranieri che, vivendo nel Paese, potrebbero indebitamene essere naturalizzati e quindi influire negativamente sul risultato delle prossime elezioni presidenziali del 2008. Da ciò l'importanza dei "tribunali itineranti", che dovrebbero permettere ai magistrati di identificare chi può avere diritto alla nazionalità ivoriana con la consegna di certificati di nascita attraverso successive regolarizzazioni.
Anche i residenti stranieri possono farvi ricorso e naturalmente anche i loro discendenti.In questo modo possono ottenere i permessi di soggiorno e regolarizzare la loro posizione.
I tribunali itineranti, che dovrebbero operare fino all'inizio del prossimo anno, lavorano comunque in una situazione difficile. I sostenitori di Gbagbo temono che, dopo che queste persone abbiano ottenuto la regolarizzazione, possano favorire in qualche modo l'opposizione nordista musulmana a livello elettorale.
In Africa Occidentale i migranti rappresentano 8 milioni di persone cioè il 2,9% della popolazione totale.
Si tratta della più forte concentrazione infraregionale del Continente e della prima zona di emigrazione verso l'Europa.
La Costa d'Avorio è il più importante Paese di accoglienza dei migranti del continente africano.
In questa parte dell'Africa le migrazioni sono un sistema per vivere o meglio sopravvivere.Rientrano nelle dinamiche naturali di quelle popolazioni del Sahel, che non hanno sbocchi e si spostano verso zone boschive o costiere.
Durante la colonizzazione le migrazioni hanno preso un carattere di massa, che il consolidamento delle frontiere, in seguito all'indipendenza, non ha attenuato.
Da allora i diversi Stati cercano con difficoltà di precisare lo statuto dei migranti. Ma il problema resta attualmente irrisolto. Occorrerebbero quasi certamente adeguate politiche di sviluppo regionale come la costituzione, ad esempio, di fondi per investimenti nelle zone d'origine dell'emigrazione.Nonchè misure di protezione per le rimesse economiche dei migranti verso i loro paesi di origine. Rimesse generalmente cospicue,realizzate a prezzo di grandi sacrifici e numerose privazioni.
A cura di MARIANNA MICHELUZZI
Ultimi commenti