L'unico modo per evitare all'Africa ed alle sue popolazioni innocenti nuove guerre e nuovi bagni di sangue-dice Wole Soyinka- è ridisegnarne i confini.
Bisogna avere il coraggio di dirlo e non solo di pensarlo e sta a noi africani affrontare il problema,pur sapendo che si violeranno i principi enunciati dall'OUA(Organizzazione dell'unità africana) a suo tempo sull'intangibilità delle frontiere ereditate dalle amministrazioni coloniali.
In Africa ci sono dei popoli in via di estinzione non per un fenomeno biologico ma per mano umana.
Ci sono morti in Ruwanda,in Liberia, in Sierra Leone, in Angola, in Somalia,in Sudan, tra i Tuaregh del Mali e del Niger.
Un secolo e più fa, le potenze coloniali si sono riunite a Berlino per creare delle entità territoriali amministrative secondo i loro interessi. Così sono stati radunati popoli e tribù diverse in certe aree e sono stati invece divisi altri.Quando negli anni '60 è stata creata l'Organizzazione dell'unità africana, molti si aspettavano si affrontasse questo tema delicato ma fondamentale per il futuro dell'Africa e degli africani.
Invece l'OUA ha scelto la soluzione politicamente meno rischiosa e totalmente passiva:proclamare intoccabile la mappa geopolitica preesistente.
Il dramma che si continua a vivere oggi in Africa dipende dal fatto che manchiamo totalmente di lungimiranza ed abbiamo dei pessimi dirigenti.
Eppure spetta a noi africani prendere l'iniziativa dei grandi mutamenti e dobbiamo smetterla di rivolgerci agli europei o agli americani per farci aiutare,anche militarmente, perchè non siamo capaci da soli di rimediare alla nostra crisi dei valori umani.
Dovremmo prendere una squadra ed un compasso ed insieme, seduti, dare dei nuovi confini alle nazioni africane.
L'orrore di ciò che è avvenuto in Ruwanda ci dimostra che gli africani non possono continuare a non raccogliere questa sfida storica. Come possiamo accettare che, per preservare delle frontiere che non sono nemmeno le nostre, un popolo venga sterminato nel giro di poche settimane?
Io credo che l'Africa debba essere degli africani e di nessun altro.
MARIANNA 06
Concordo con ciò che hai scritto. Sappiamo bene che tanti confini di quel continente sono frutto del colonialismo. Aiutiamo gli africani ma in maniera disinteresata.
Ciao
Fino
Scritto da: Fino | 22/12/07 a 08:41
Cara Marianna,
Wole Soyinca dice cose verissime.
Perdona la mia ignoranza: chi è ? A che Paese, etnia appartiene?
Il guaio, ahimè, secondo il lato pessimistico di Tesea, è che, presi squadra e compasso, gli Africani ricomincerebbero subito a litigare e a scannarsi a vicenda, prima ancora di cominciare a ridisegnare qualcosa.
Buona giornata a te e ai tuoi ospiti
Tesea
Scritto da: tesea | 22/12/07 a 09:09
Eccomi!In giro qui e là.
Beh! Non so se si possa o si debba ridisegnare confini. Quel che manca amchein Africa e tra tanti africani di tante nazionalità o etnie è considerare il valore della vita. Troppe e spaventose ne sono state le dimostrazioni. Quel che è certo è che è necessario agire ed è necessario che collaborino in maniera altruistica (magari!) anche i paesi occidentali.
luigi
Scritto da: luigi | 22/12/07 a 09:37
Caro Fino questo tipo d'informazione che sto tentando di fare ha proprio l'obiettivo che tu indichi.Far conoscere qualcosa o qualcuno di cui sappiamo poco vuol dire,insegnare ed imparare ad amare.In questo caso l'Africa,di cui si conoscono stereotipi un po' come la Sicilia o Napoli(io sono napoletana).
Si ama solo ciò che si conosce.
Ancora auguri, buon viaggio ed a ritrovarci presto.
Marianna.
Scritto da: marianna | 22/12/07 a 12:18
Carissima Tesea, Wole Sojinka, nigeriano, è un premio Nobel per la letteratura di alcuni anni fa.Più che romanziere è un drammaturgo.La sua formazione è anglosassone.Infatti le sue opere sono state scritte in inglese ed è stato proprio il pubblico e la critica inglese a segnalarlo e farlo conoscere a livello internazionale.
Per quanto riguarda il pessimismo, io non sono di questo avviso. Pole, pole.Anche l'Africa raggiungerà i nostri standard e sopratutto la pace tra le nazioni.
Un abbraccio affettuoso.
Come sempre. Marianna.
Scritto da: marianna | 22/12/07 a 12:25
Carissimo Luigi ciò che dici, a proposito del valore della vita, è più che vero.Se guardi solo a ciò che è accaduto in Ruwanda non fai molta fatica a pensare e dire ciò che tu esprimi.
Gli africani non sono però quelli che gli stereotipi occidentali ci propongono.
Al di là delle sofferenze patite per le mille ragioni che tutti dovremmo conoscere,tra loro ci sono delle bellissime intelligenze, delle persone aperte e disponibili così come i carognoni, i cattivi della situazione.Generalizzare o fermarsi alla superficie è fare torto all'Africa ed agli africani. Perchè poi tutto il mondo è paese. Lo sappiamo bene.
Dove e come trascorrerai le feste? Vai a Napoli?
Tanti carissimi auguri anche a te. Ma non sparire.
Un abbraccio. Marianna.
Scritto da: marianna | 22/12/07 a 12:33
Cara Marianna, Soyinka sarà un bravo scrittore ma la politica non è il suo forte.
La maggior parte delle guerre che insanguinano l'Africa è provocata proprio da coloro che stanno ridisegnando i confini, ovviamente African Style: con la squadra,il compasso e il Kalashnikov.
Quanto al Rwanda, era l'unico esempio che non doveva citare. Infatti una delle prime osservazioni dei tedeschi, quando sono penetrati nel paese verso la fine del XIX secolo, è stata che il Rwanda era uno dei rari paesi africani nel quale il potere del sovrano corrisponedeva ai confini fisici. E nessuno ha mai ritoccato questi confini. I massacri sono avvenuti per ragioni politiche interne, non di confine.
Buona serata, un abbraccio
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 22/12/07 a 18:07
Carissimo non conosco bene le questioni politiche interne del Ruwanda prima della colonizzazione ma mi fido di ciò che mi dici anche perchè Dedé è ruwandese e queste cose le conoscerà benissimo.
A proposito di ciò che pensa Sojinka ho letto qualcosa dove fa dei distinguo proprio in relazione alle antiche monarchie(in generale) elogiandone l'operato. Mentre mette in evidenza negativa ciò che è accaduto con la decolonizzazione quando interessi e prepotenze per la conquista del potere si sono esplicitate.
Io ti mando subito ciò che ho letto così vedrai meglio il suo pensiero.Anche se tu con internet ti muovi molto meglio di me.
Anzi dovresti dirmi, quando hai tempo, in queste vacanze cosa devo fare per evidenziare un sito che ti voglio far visitare, ad esempio.
A più tardi.Fammi sapere se ricevi. Un abbraccio. Marianna.
Scritto da: marianna | 22/12/07 a 21:33