CARITAS /FONDAZIONE MIGRANTES. PRESENTAZIONE DOSSIER STATISTICO 2007 SULL’ IMMIGRAZIONE.
MIGRAZIONE : RISORSA O PROBLEMA ?
Olbia. Nei nuovi locali della Provincia, martedì 30 ottobre, si è tenuto,alla presenza delle autorità civili,militari e religiose, un meeting per la presentazione del Dossier Statistico Caritas 2007 sull’Immigrazione. La presentazione del dossier è stata in contemporanea a Roma e per il Nord-Sardegna ad Olbia. Incontro analogo,il 31 ottobre, a Cagliari per il Sud-Sardegna.
I lavori, in apertura ,sono stati preceduti da un gradevole momento musicale, nel corso del quale una bambina senegalese ha intonato un celebre motivo popolare gallurese a dimostrazione che,cancellate paure e pregiudizi, integrarsi è possibile.
Subito dopo il portavoce della Caritas regionale ha presentato i relatori ed introdotto i contenuti oggetto del dibattito.
Il vescovo di Tempio-Ampurias,monsignor Sebastiano Sanguinetti, salutando e ringraziando il pubblico presente in sala, ha messo prioritariamente l’accento su valori quali civiltà, solidarietà e carità. Ha precisato che lavorare con gli immigrati significa innanzitutto migliorare gli strumenti di azione perché, dietro i dati statistici, che siamo invitati a leggere, ci sono persone.Che i flussi migratori sono, ad un tempo, sfida e risorsa.Perché essi provocano la nostra società occidentale a ripensarsi ovvero a mettersi in discussione. Pertanto il Dossier, che è uno studio statistico, deve tramutarsi, calato nel reale, in percorsi e progetti concreti. E la Chiesa con la collaborazione della collettività tutta non può non misurarsi con questo fenomeno.
La presidente della Provincia, avvocato Pietrina Murrighile, ha ricordato che Olbia e la Gallura, da sempre, sono stati e sono crocevia d’interculturalità. Così l’Anno del Dialogo Interculturale, il 2008, sarà oggetto di particolare attenzione ed interesse con iniziative che favoriranno certamente le strade di vita da percorrere insieme noi locali e gli immigrati.
La giovane dott. Romina Congera, assessore regionale al Lavoro, dopo aver ricordato l’opera di monsignor Di Liegro, a dieci anni dalla sua scomparsa, ha puntualizzato che più che parlare di immigrazione sarebbe corretto parlare di migrazioni., che sono una realtà da sempre non solo per la storia dell’’Occidente ma anche nello specifico per quella della Sardegna. Occorre-ha detto Romina Congera- parlando di migrazioni, tener presente il valore della Pace,di cui il mondo ha estremamente bisogno, unitamente all’importanza dei diritti e della cittadinanza attiva. Per cui il dialogo interculturale è fondamentale. Dialogo interculturale è infatti aprirsi agli altri.Chi arriva da fuori genera inevitabilmente conflitti sociali.Gettare le basi di una cultura dell’interazione vuol dire perciò educare alla legalità entrambe le componenti,quella che accoglie e quella che è accolta.
E, sempre la Congera, si è soffermata sulle situazioni negative prodotte da una certa imprenditoria senza scrupoli(morti bianche) e sul dramma delle donne immigrate, coinvolte nel giro della prostituzione o segregate in casa da una cultura che non riconosce alla donna il diritto di essere persona.
Il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, a proposito di immigrazione,(risorsa o problema?), ha detto che parlando da sindaco, l’immigrazione al momento in Olbia costituisce più un problema che una risorsa.Le istituzioni hanno difficoltà a gestire il fenomeno. In città,meta di turismo estivo, proprio nei mesi estivi la presenza dei senegalesi,secondi solo ai maghrebini,raddoppia. Quella dei rumeni è strettamente legata al mondo del lavoro sommerso. Il sindaco auspica così un miglior coordinamento sul territorio tra le istituzioni e le associazioni di volontariato,in particolare con quelle degli immigrati da cui emergano dei portavoce referenti.
Il rappresentante del prefetto di Sassari ha puntualizzato invece che il problema “sicurezza”,pacchetto approvato dal parlamento,ventilato da più parti, deve essere affrontato assolutamente a prescindere da ideologie politiche. Ha ricordato inoltre che, a livello istituzionale, esiste in prefettura il Consiglio territoriale per l’Emigrazione, che è un tavolo che offre ottime opportunità di coordinamento a tutte le componenti interessate: dalla scuola all’ufficio del lavoro,ai sindacati e via di seguito.
Don Lorenzo Piras, delegato regionale Caritas e suor Luigia Leoni, direttrice della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias, hanno sottolineato in particolare quanto l’immigrazione,specie quella dell’est europeo, sia prevalentemente femminile(il 54%) e l’importanza poi della regolarità delle situazioni lavorative sia al maschile che al femminile.
Nel settore agricolo ma anche nell’edilizia,ad esempio, s’incontrano -dice suor Luigia – situazioni molto irregolari. La Chiesa interviene come può ma occorre, oggi più di ieri, fare RETE. Ripensare in termini nuovi la presenza dei nostri immigrati
Gli ultimi due interventi sono stati rispettivamente quelli del dr. Callìa, redattore del Dossier Caritas e della dott. Laura Boldrini., rappresentante dell’Alto Commissariato ONU per i RIFUGIATI.(ACNUR).
Callìa,dopo la visione del documento filmato di Rai News 24, ha illustrato agevolmente alcuni contenuti del Dossier,precisando che solo la fatica del conoscere può portare, in materia d’immigrati, dai pregiudizi ad un’analisi serena.
La dott. Boldrini ha invece spiegato, con esempi concreti, tratti dalla sua esperienza sul campo, cosa voglia dire per una persona essere “rifugiato”. In cifre si tratta di 33 milioni di persone nel mondo.
Ha poi evidenziato quanto la stampa ufficiale non aiuti a comprendere il fenomeno “RIFUGIATI”. Né con il linguaggio, né con i numeri. L’informazione è sempre superficiale e parziale. Quando c’è.
Ed ha anche ricordato che si attende da 50 anni una legge organica in materia di Asilo. Diritto pur contemplato nell’articolo 10 della nostra Costituzione.
A conclusione numerosi e mirati gli interventi del pubblico in sala.
MARIANNA MICHELUZZI
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